da una parte la gente in piazza per emergency, dall'altra natali di roma e derby.
poteva essere un weekend italico piuttosto interessante.
a sette ore di fuso orario invece i discorsi vertono principalmente sulla penuria di carburanti vari che da una mezza settimana caratterizza queste lande, che già di per se' sono sfigate.
tutto è cominciato martedì 13, con un comunicato diramato da puffolandia che annunciava la chiusura di raffineria e depositi di port au prince, compresi i moli di attracco delle petroliere.
a quel punto è cominciata una tarantella piuttosto singolare.
il gruppo di autoscolto dei logisti di agggire si guardava sperso attorno, alla ricerca di una pompa di benzina da litigarsi con gli haitiani, perchè ovviamente tutto dipende dal carburante (gli haitiani hanno un curioso concetto di distribuzione di energia elettrica: tirano un cavo, lo attaccano alla centrale e dopo sei ore gli stessi operai che l'hanno attaccato lo smontano e se lo vanno a vendere al mercato nero, sic).
quindi ecco che orde di autieri al soldo delle ong si lanciavano in peregrinazioni notturne o antelucane alla ricerca del benzinaro corruttibile, con i cassoni dei pickup carichi di taniche vuote e l'indicatore della benzina inesorabilmente sul rosso (il compagno indicatore?).
poi, ecco che ci piovve addosso l'Idea.
"ma perchè non compriamo una cisterna di diesel a santo domingo e la facciamo arrivare qui, e poi ce la dividiamo?"
L'accolita dei logisti si scambio sguardi colmi di intima soddisfazione, consapevoli di essere finalmente riusciti a scoprire il segreto dell'acqua calda.
ma poi cominciarono a sorgere i primi problemi:
avete mai preso le ordinazioni per le pizze a domicilio, magari la sera del derby? quando siete al telefono e cominciate a chiedere "allora, quante margherite? ma te vuoi la capricciosa in bianco e te la napoli senza alici. quindi, i supplì? uno a testa? te vuoi la vegetariana bianca senza olio ma con le salsiccie?" e in voi sale la consapevolezza che mai si arriverà ad una conclusione prima dell'inizio del secondo tempo?
comprare diecimila litri di nafta e benzina e poi dividerli tra gli allegri cooperanti si rivela un'impresa altrettanto ardua:
- intersos non vuole tenere più di 500 lt di diesel nel piazzale della sede, chè ha paura dei ladri (trovateme uno che se incolla un bidone da 1000 lt a spalla e poi ne riparliamo), però avrebbe bisogno di almeno 2000 lt di benzina (se la mettono in salotto?)
- terres des hommes vorrebbe 250 lt di gasolio in taniche e 1000 di benzina in bidone, ma poi ci ripensa e decide che ne prende 2000, ma non sa dove metterli allora forse 500 è meglio, ma quand'è che devi fare l'ordine?
- cesvi non la vuole, ma poi rimangono a piedi e allora la vuole, ma non sa quanta nè cosa, nè soprattutto perchè
- gvc decide che la vuole, tipo 500-1000 lt, ho capito, 500 o 1000? mica stamo a comprà le noccioline...
- coopi in grazia di dio prende 1000 di nafta e 1000 di benzina e addirittura se la tiene in magazzino (quanta saggezza)
- action aid non pervenuti
- save the children ci snobba, poi però scopre che per mandare in giro i suoi 20 espatriati con 20 macchine ha bisogno del gasolio, ma siccome sono fuori tempo massimo dovrà bastare loro tanta salute e un par de scarpe nove, camminate gente, camminate.
e chi è che faceva il cameriere?
morale della favola, martedì arriverà il CAMION con il CONTAINER che conterrà il GASOLIO e la BENZINA.
ma ho come l'impressione che, all'ingresso del camion nel parcheggio del magazzino, si sblocchi la situazione approvvigionamenti e i distributori riprenderanno a distribuire, i benzinari a benzinare e noi dovremo cominciare a farci il caffè con la benzina al posto dell'acqua.
ma una buona notizia ci riempie i cuori di gioia.
finalmente il batrace d'oltralpe, altrimenti detto coordinatore admin della missione, ha trovato un haitiano che, in cambio di un matrimonio e della cittadinanza francese, può darle la gioia (if you try black, you'll never be back)
essa non vuole, ma tutti incoraggiamo per contro la conclusione felice di questa storia d'amore (il lui in questione è un mezzo pastore evangelico che pascola per uno dei progetti)
questo apre un'altro capitolo:
le motivazioni che spingono la gente ad andare a 10000 km da casa a fare progetti inutili (a parte i soldi, ovviamente)
ci sono i missionari per conto di dio (e non sono i blues brothers)
ci sono quelli che partono per poi poter finalmente dire "in culo ai cooperanti e alle nazioni unite, so' mejo i militari e le multinazionali" e poi aprono un bar o entrano nella guardia forestale (potrebbe essere il mio caso).
ci sono quelli che si sposano l'indigena e campano felici (chiedete all'attuale logista dell'ambasciata italiana in zimbabwe).
ci sono quelli che a casa loro non sono capaci di stare, in quanto fondamentalmente dissociati mentali, partono a vent'anni e arrivano a sessanta che non sanno chi sono,o meglio, sono il loro lavoro, ma hanno il passaporto pieno di visti.
specie quest'ultimo punto è da considerare come l'obiettivo da NON raggiungere.
seguirà ampia trattazione sull'argomento a tempo debito (con esaltanti esempi di cooperanti impazziti, di sessuomani internazionali/interraziali, di fricchettoni convertiti al neoliberismo)
augh
domenica 18 aprile 2010
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