giovedì 25 marzo 2010

grog

coltivando un insolito razzismo per le vie di port au prince
tutto cominciò nelle vie di una simpatica baraccopoli adiacente il porto chiamata fort dimanche.
trattavasi di montare telo ombreggiante con annessi pali onde far pascolare piccoli bambini negri senza che il sole cuocesse le loro capoccette pidocchiose.
scaricai pali picconi cartocce corde picchetti e mazzette e mi accinsi a principiare il lavoro.
una moltitudine di giovani e meno giovani cominciarono ad attorniarsi alla zona propria dei lavori, commentando in creolo con fare sarcastico gli sforzi dello smadonnante sottoscritto.
poi qualcuno si accinse a collaborare e in venti minuti tutto fu montato.
il giorno seguente, pimpante e soddisfatto del lavoro svolto dalla comunità, tornai in quel luogo ameno per ultimare l'acchittamento della zona.
ma, corpo di mille balene (o anche cristoddio ma che cazzo è successo) trovai tutto smontato.
ripensando al sudore stillato dalla mia ariana fronte, smadonnai a guisa di portuale livornese, e mi misi in cerca del capoccia locale, lo quale dissemi che per paura di ruberie notturne aveva fatto smontare 6 pali e 48 mq di telo. mortacci sua.
quindi il mattino seguente rifeci paro paro il lavoro e la sera mi telefonarono avvertendomi delll'avvenuto smontamento ad opera del comitato. ho la vaga sensazione che mi stiano menando per il naso, da domani tutti a coglie cotone nelle piantagioni.

il contesto paesaggistico di tale quartiere è singolare.
sorto da baracche e bandoni, si è evoluto in bandoni e baracche, ergesi una sola costruzione, detta scuola, dotata di apposito piazzale ora occupato da tenda di dispensario medico.
tale piazzale è circondato da uno specchio d'acqua ridente e pittoresco, chiamasi nel dialetto locale "marana", esalante esaltenti effluvi miasmatici che, secondo antichi sciamani, inducono visioni mistiche.

dopo queste esaltanti giornate dedicomi al pascolamento della missione romana in visita, li quali scottansi, sudeno e soffrono il salubre clima caraibico.

chissà se arriveranno vivi a domenica.

manco le carte m'hanno portato, sti 'gnoranti.

1 commento:

  1. è bello sapere che sei sempre tu... dai, dammi il tuo indirizzo, che ti mando le carte ;)

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