martedì 21 agosto 2012

Primo mese, e daje tutti.

Er congo ma che ce vai a fà in Congo? a lavorà. Che vuoi che ci vada a fare in Congo? si' ma perché il Congo? perché m'hanno preso, m'hanno fatto un'offerta e ho accettato. Dunque, funziona cosi', tu arrivi a Kinshasa e pensi di stare in RDC, che poi sarebbe la Repubblica Democratica del Congo, che il congo propriamente detto é un fiume, e un altro Congo sta giusto al di là del fiume e ha per capitale Brazzaville. RDC, quindi, Congo Belga per i nostalgici. prendi e sbarchi dall'aereo, ti raccatta l'autista della tua organizzazione con una toyota corolla del '91, vai nella casa-ufficio-caserma e sai che dopo due giorni riparti. Quindi manco a perde tempo a sfà lo zaino che tanto riparti fra due giorni, destinazione BUKAVU ma quanto cazzo é grosso il congo? fa freddo, mortacci de pippo, io so' partito per l'equatore contando de sta in ciavatte tutto il tempo invece se battEno le brocche, e mo' annamo tutti a bukavu, 1573 km in aereo, tipo roma-budapest, e manco hai cambiato paese bukavu pare trevignano, pero' con la strada sterrata, sta sul lago e nel lago ce stanno 300 km cubi de anidride carbonica e metano, dall'altra parte il simpatico ruanda, il paese delle mille colline e del milione di morti in tre mesi, mica scemi sti ruandesi, stanno a pompà metano dal lago per accenderci le lampadine, tutto molto bello, basta che non saltano per aria oggi, che me lo immagino quanto possono sta attenti a non fasse esplode la centrale sotto al culo. Tra l'altro se il vulcano qua davanti decide di eruttare nel lago, tutta la CO2 esce e stermina due milioni di cristiani e un ateo, il sottoscritto. Gli AEREI er congo so' fratte, fratte a non fini', tutto un frattume a perdita d'occhio, duemila km di diametro e manco na carrareccia pe andacce cor pandino 4x4, niente. Quindi daje tutti con l'aereo: - Le compagnie congolesi non c'hanno l'autorizzazione manco pe' volà in congo, girano coi dc3 anni 60 a elica che cascano come le pere ogni due mesi, quindi nada. - Le compagnie internazionali non volano, che le piste so' corte e parono lo stradello de villa pamphili -ce stanno le nazioni unite, l'unione europea e AVIATORI SENZA FRONTIERE le nazioni unite quando lavori per una ong se te potessero piscià in testa lo farebbero, aviatori senza frontiere c'hanno un piper a pedali e se fanno pagà quanto la emirates, resta l'unione europea. col CESSNA. 12 posti, mezza tonnellata di carico, niente volo strumentale, un pilota ucraino. Annamo ndo dovemo annà volace te a 300 metri di quota con uno scalo ogni 30 km in mezzo a stampanti pc e tutti i cazzi che te sei portato appresso per impiantare la nuova base, dall'evocativo nome de BANGADI. durante i 3 giorni di viaggio ho esplorato le più remote e recondite possibilità di affidare la mia anima ad una qualunque religione che potesse prenderla in custodia anche a titolo provvisorio vista l'imminenza della mia morte. quando alla fine si scende di quota, l'ucraino se mette a candela e rimbalza su un sentiero de terra battuta lungo 200 metri e largo 3, potando vistosamente acacie, banani e indigeni. SEMO ARIVATI- ha detto con inconfondibile accento di Kiev BANGADI é inutile che lo cercate su google earth, non sta manco sulle mappe GIS dell'ONU, 30 km dal confine sudanese, 29.000 abitanti sparsi in un territorio grande come la provincia di roma, capanne di fango, fratte, macchie e un fiume pieno de fanga e pescigatto. che poi su sto fiume i belgi ciaveveno fatto pure na diga e na centrale, vai a sapé perché, ovviamente non funziona piu' niente ma a DUNGU (120 km piu' in là) si vedono ancora i pali della luce. a bangadi ce stanno due tipologie de costruzioni, quelle fatte dai belgi e quelle fatte dai congolesi, il che lo rende un grazioso incrocio fra utrecht e il villaggio di "riusciranno i nostri eroi..." della wertmuller. noi abbiamo la summa dei due stili: na stalla belga con una latrina congolese e un fantastico e innovativo sistema di aspersione corporale idraulico: ER SECCHIO, con il quale praticare l'abluzione mattutina all'aria aperta, confortevole, pratico e comodo. questo porta l'europeo medio (in questo caso l'unico nel giro di una cinquantina di km)ad assumere fattezze da uomo delle caverne, essando la razza caucasica, alla quale orgogliosamente appartengo, la maggiore produttrice di peli/cm quadrato. La mancanza di uno specchio, di un rasoio, di acqua corrente e soprattutto del momento topico della lettura di dylan dog seduto sul cesso, hanno effetti raccrapriccianti nel corpo e nell'animo. mo' intanto amo ripijato in mano sto blog, che de vita sociale nun se ne parla, a seguire importanti pipponi su temi quali "l'emergenza de sta ceppa", "er progettificio" e soprattutto "la gestione dello staff locale: dal terzomondismo al ku klux klan"

2 commenti:

  1. una luce nelle tenebre. Ci mancavano i racconti di blogghespatriato. Aspettiamo con trepidazione "l'emergenza de sta ceppa", "er progettificio" e soprattutto "la gestione dello staff locale: dal terzomondismo al ku klux klan"...già dai titoli promettono raccapriccianti risate.

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