giovedì 3 giugno 2010

dimissioni, scrivanie e iguanodonti

gente che viene, gente che va, batraci che danno le dimissioni, capemissioni che arrivano senza parlare una parola di francese.

la pacatezza e la calma abbandonarono il mio corpo questa mane di giorno festivo haitiese ('na festa ogni venti giorni, cazzo ciavranno da festeggià....)

ma prima andrebbe fornita la descrizione della scrivania del logista, ovvero me medesimo:
trattasi di tavolo di plastica bianco rettangolare.
sopra regna il caos più totale, un caos utile e operativamente perfetto, malgrado la convivenza degli oggetti più svariati:
- un laptop siemens
- un disco rigido esterno
- numerose chiavi usb
- cuffie e microfono
- bloc notes
- agendine varie
- accendino
- fiammiferi
- un elmetto da cantiere
- un modem radio
- una coppia di radio + caricatori
- un telefono satellitare
- un gps
- una telemetria da passeggio
- fettuccia metrica da 50 mt
- metro
- livella
- raccordi per tubi da 2 pollici
- rubinetto da 2 pollici
- teflon
- nastro isolante
- un martello da geologo
- pinze. tenaglie e fil di ferro
- gruppo di continuità
- alimentatori
- biglietti da visita
- mappa di port au prince
- telecamera
- macchina fotografica
- calssificatore con documenti di trasporto e note di ricezione merce
- trapano tassellatore
- chiavi del pickup
- chiavi del camion
- fatture
- ricevute
- buoni d'ordine
- un pacchetto di biscotti allo zenzero
- un iguanodonte di plastica di nome ermete


tutto accuratamente in ordine sparso.

naturalmente quella cosa frigida e inerte che è la nuova capa disapprova.

e appunto questa mane scesi a farmi il caffè e la trovai che metteva alcune cose FONDAMENTALI della mia scrivania in un apposito cartone (radio, satellitare, telemetria, teflon nastro isolante....).

trascesi, oh, se trascesi.

tutto ritornò al suo posto. ma mi sovvennero alcune questioni.

Dalla sede di roma selezionarono una persona per fare il coordinamento del progetto.
il contesto di riferimento è haiti, lingue ufficiali francese e creolo.
Ella parla uno spagnolo stentato misto a portoghese e italiano (l'inglese pare quello di alberto sordi in un americano a roma)

ella dovrebbe essere il rappresentante paese dell'ong, curare i rapporti istituzionali, andare agli incontri ufficiali, dettare in base a questi le linee guida del progetto.

il sottoscritto e l'admin la portano in giro (perchè non guida), traducono, scrivono le lettere ufficiali.

non riuscendo più a svolgere il lavoro sul campo per semplice mancanza di tempo (che finisce ne baby sitting del proprio capo).

questo portò l'admin a rassegnare le dimissioni.

Ah, tra l'altro ella prende tre volte il mio stipendio.

le altre cose simpatiche sono che il personaggio tenta di parlare francese, con risultati ridicoli, che portano a equivoci e incomprensioni con i negri di alto rango, tipo il ministro dell'educazione, a cui poi uno di noi deve trovare rimedio diplomaticamente (di solito con pubblici cospargimenti di cenere sul capo).


con tanti cooperanti preparati e poliglotti che stanno in giro perchè cazzo hanno mandato una cinquantenne frigida, fricchettona e omeopata che non parla francese? (la domanda è ripetitiva, lo comprendo)


ma è ovvio, perchè è amica del vicedirettore dell'ong e perchè è pronta a fare esattamente quello che chiede la sede di roma senza discussioni.

(tra l'altro non compra cose delle multinazionali, crede che il terremoto sia stato causato da un test americano di una fantomatica "arma sismica", rifiuta di parlare con i militari....)

una leccaculo travestita da contestatrice.

L'ho sempre detto che i fricchettoni vanno ammazzati da piccoli.

1 commento:

  1. ogni volta che leggo i uoi nuovi post mi vien voglia di abbraciarti e dirti: fatti forza! poi so benissimo che se avessi altra forza oltre quella che già hai dovresti usarla per rattenerti dall'ammazzare la fricchettona!! allora ti mando un abbraccio leggero,, alla camomilla...direi..omeopatico...

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